La spiaggia di Foxi è contigua a quella di Sa Marina e si sviluppa in continuità sia geografica che paesaggistica rispetto ad essa. L’arenile è ampio, la sabbia è chiara e fine
Il nome è legato alla presenza dell’ampia foce (“Foxi” in sardo) del torrente Bau Enì. La foce abbonda di specie faunistiche quali folaghe, germani reali, gallinelle d’acqua, aironi; non mancano poi alcune delle specie ittiche che popolano questo tipo di acque, come muggini, spigole e anguille.

A questa spiaggia è legato un episodio particolare, riguardante le incursioni barbaresche che in tempi antichi costituirono un pericolo costante per queste coste. I Registri Parrocchiali, che iniziarono ad essere compilati dal 1584, contengono notizie riguardanti anche alcune incursioni barbaresche.

Particolarmente sentito fu il pericolo occorso il 18 ottobre 1595 “ Sa die de Santu Luca, candu si funti mortus is turcus in sa padula” (Il giorno di San Luca, quando sono morti i turchi nella palude), nella palude di Foxi, a sud della Torre costiera, forse già edificata. E’ probabile che“Is turcus”, come vengono chiamati nei registri, furono costretti a sbarcare più a sud a causa della costruzione della torre. Ma in quell’epoca le zone alle spalle delle spiagge erano paludose e l’incursione di quel lontano 18 ottobre del 1595 finì male per mori che morirono inghiottiti dalle sabbie mobili della palude di Foxi.

Come arrivare: prendendo la strada per la località Torre di Barì, ci si immette nella strada che porta alle diverse spiagge a sud della località; dopo aver oltrepassato l’ingresso per Sa Marina si incontra l’ingresso per Foxi.