L’origine delle spiagge di Punta Niedda e Punta Su Mastixi è strettamente legata a quella dell’altopiano vulcanico di Teccu, che domina Barisardo. Teccu risale al Pleistocene ed è nato in seguito ad un’eruzione di lava verificatasi probabilmente nei pressi del rilievo Sa Ibba Manna. La colata lavica giunse fino al mare, formando le due propaggini di punta Niedda e punta Su Mastixi.
Punta Niedda si presenta frastagliata e le sue rocce basaltiche penetrano nel mare per diverse decine di metri. Il caratteristico colore scuro delle rocce di origine vulcanica (“Punta Niedda” significa appunto Punta Nera) contrasta con il colore chiaro degli scogli della cala che unisce Punta Niedda con la riva.

A proposito di Punta Niedda, ci sono alcune interessanti ipotesi storiche. Alcuni studiosi ritengono che fosse un importante punto di approdo in periodo fenicio-romano per il commercio della porpora. Un’ altra ipotesi, riguardante però un periodo storico successivo, afferma che la torre spagnola eretta nell’attuale località di Torre di Barì, in realtà originariamente si sarebbe dovuta costruire proprio a punta Niedda.

Più a sud, dopo aver attraversato la parte del versante orientale dell’altopiano di Teccu, lungo una piccola strada asfaltata e poi sterrata, si arriva a punta Su Mastixi. Ciò che subito colpisce di questo luogo solitario e selvaggio, è il fortissimo profumo di erbe selvatiche che, man mano si scende verso la scogliera, si confonde con quello del mare. Come Punta Niedda, anche Su Mastixi è una scogliera composta da rocce basaltiche, che a contatto con l’acqua assumono una colorazione ancora più scura, quasi color carbone.

Come arrivare: Le spiagge di Punta Niedda e Punta Su Mastixi si trovano immediatamente a sud rispetto alla spiaggia di Cea e per raggiungerle è sufficiente percorrere la stessa strada che si prende per arrivare al lido di Cea.